Necessario porre fine alle pratiche vessatorie finora messe in atto dalle compagnie e dalle strutture.
La stagione estiva ha preso da poco il via, ma sono già tantissimi i turisti che ci segnalano disagi, disservizi e criticità.
In particolare, stiamo ricevendo molte richieste di assistenza relative alla cancellazione di voli, da parte di numerose compagnie aeree, a causa della mancanza di personale. Inoltre, sui siti di alcune compagnie, è assente il form per avviare la procedura di richiesta di compensazione pecuniaria, oltre al rimborso per la mancata prestazione del servizio.
Altra grave criticità riguarda l’impossibilità, per i cittadini che risultino positivi al Covid-19, di richiedere un voucher o il rimborso del viaggio o dell’hotel prenotato, a meno che non abbiamo sottoscritto una apposita assicurazione in tal senso, che in ogni caso consigliamo. I rimborsi negati da parte di compagnie e strutture ricettive in caso di positività al Covid-19 rappresentano, a nostro avviso, un vero e proprio abuso, in violazione all’Art. 1463 del Codice Civile. Chi dovesse riscontrare la positività al virus, infatti, è sottoposto a un regime di quarantena obbligatorio, che chiaramente costituisce una oggettiva impossibilità a fruire del servizio.
Nonostante ciò, sono ancora molti i vettori e gli hotel che negano il rimborso: è ora di porre fine alle pratiche vessatorie finora messe in atto dalle compagnie e dalle strutture, che stanno penalizzando l’intero settore turistico.
Per far valere il diritto al rimborso è necessario inviare tempestiva comunicazione alla compagnia o alla struttura ricettiva, via raccomandata a/r o via per pec, della propria positività, allegando la documentazione che la accerti. Nel caso il rimborso, o l’emissione di un voucher, vengano negati invitiamo i cittadini a rivolgersi, per assistenza e informazioni, agli sportelli della Federconsumatori presenti in tutta Italia o allo sportello nazionale SOS Turista al n. 059 251108.