Riformare le Authority e istituire una regolazione che tuteli davvero i diritti degli utenti.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato Vodafone per 145mila euro per non aver trasmesso ai clienti di telefonia fissa e mobile la dovuta comunicazione annuale sulle condizioni economiche sottoscritte. La compagnia ha compromesso l’effettiva possibilità dell’utente di comparare il proprio piano tariffario con altre offerte presenti sul mercato, limitandone quindi la facoltà di utenti di scegliere l’offerta più conveniente, e si è assicurata un vantaggio sugli operatori concorrenti, omettendo di sostenere i costi della comunicazione stessa.
Il fatto che tali informazioni siano consultabili nell’area “Fai da te” del sito Vodafone non esime il gestore dai citati obblighi di comunicazione: come evidenziato anche dalla stessa Authority, il prospetto economico è fondamentale per mantenere costante l’attenzione dell’utente sui costi sostenuti, soprattutto qualora l’operatore abbia applicato modifiche contrattuali unilaterali nonché nei casi in cui l’utente nel corso dell’anno abbia modificato il proprio piano tariffario.
La multa emessa da AGCom non è che l’ultimo di una lunga serie di provvedimenti che dimostrano da una parte quanto l’attuale sistema regolatorio nell’ambito delle telecomunicazioni sia scarsamente efficace e dall’altra come molti operatori del settore riescano, di fatto, ad aggirare le norme vigenti per raggiungere il massimo vantaggio economico e competitivo possibile a spese dei malcapitati utenti.
Lo abbiamo sostenuto più volte e non ci stanchiamo di ribadirlo: è inaccettabile che i cittadini restino in balìa dello strapotere delle compagnie telefoniche, i cui comportamenti scorretti non vengono arginati dalle sanzioni economiche ex post. È necessario impedire a monte tali condotte attraverso una riforma che non solo metta in atto un sistema di vigilanza efficiente e tempestivo ma che assegni anche alle Autorità concreti poteri regolatori e coercitivi.