16/06/2021
Sono estremamente allarmanti i dati diffusi oggi dall’Istat sulla povertà in Italia: la povertà assoluta cresce al livello massimo dal 2005 (data di inizio delle serie storiche), toccando ben 5,6 milioni di persone.
Le famiglie in condizione di povertà relativa sono invece poco più di 2,6 milioni.
Desta preoccupazione, in tale contesto già drammatico, la forte crescita di povertà assoluta per i minori: sono oltre 1,3 milioni i minori in povertà assoluta, per i bambini e i ragazzi tale tasso è cresciuto di oltre due punti rispetto al 2019, portandosi al 13,5%.
Tale rapporto rivela quanto siano devastanti le conseguenze della crisi determinata dalla pandemia e quanto si facciano sempre più profonde e incolmabili le spaccature e i divari all’interno della nostra società.
Se da un lato la povertà cresce, dall’altro la pandemia ha intaccato in minima parte i possessori di grandi patrimoni: secondo i dati della società londinese di real estate Knight Frank rispetto al 2019 in Italia non solo sono aumentati gli importi in gestione, ma è salito anche il numero degli individui che hanno più di un milione di euro investito (oltre 1,2 milioni di persone).
In questo grave contesto di crescita delle disuguaglianze l’Istat rende noto come le misure finora esistenti siano servite appena ad attutire in parte l’impatto della crisi, riducendo l’intensità della povertà assoluta: ma il reddito di cittadinanza, gli ammortizzatori sociali e il reddito di emergenza non saranno a nostro avviso sufficienti a fronteggiare le conseguenze sul piano economico e sociale di un altro anno di pandemia, specialmente se verrà a decadere anche il blocco dei licenziamenti.
È tempo che il Governo intervenga operando una seria lotta alle disuguaglianze, in primis disponendo adeguati sostegni a favore delle famiglie in difficoltà, ma anche definendo un sistema di tassazione più equo, adottando una tassazione straordinaria sui grandi patrimoni e mettendo in atto una determinata azione di contrasto all’evasione fiscale.
“Siamo convinti che sia necessaria una riforma complessiva del sistema fiscale. – afferma Emilio Viafora, presidente Federconsumatori – Si tassi meno il lavoro e di più le rendite e si introducano più forti elementi di progressività.”